Frank Sinatra |
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StoriaFrank Sinatra, nome completo Francis Albert Sinatra (Hoboken, 12 dicembre 1915 – Los Angeles, 14 maggio 1998), è stato un cantante, attore e conduttore televisivo statunitense di origine italiana. Noto in Italia soprattutto come The Voice ("La Voce"), in America e nel resto mondo era conosciuto anche con i soprannomi di Ol'Blue Eyes, Frankie, Swoonatra (derivato dal verbo swoon, "svenire", e riferito all'effetto che produceva sulle sue ammiratrici) e molti altri. Fu un personaggio importante e carismatico dell'intrattenimento americano e mondiale, ed entrò nella leggenda per l'eterna giovinezza delle sue canzoni, oltre che della sua voce, riuscendo ad imporsi nel panorama musicale mondiale dal primo dopoguerra fino ai giorni nostri, grazie ad una intensa attività durata ben 63 anni, dal 1932 al 1995, anno in cui tenne il suo ultimo concerto dal vivo. Pur essendo passato più di un decennio dalla sua morte, il suo mito e la sua leggenda non sono minimamente scalfiti. Con ben 150 milioni di dischi venduti è considerato uno dei più prolifici artisti musicali, insieme a The Beatles ed Elvis Presley. Nella sua lunghissima carriera, che ha coperto ben sette decenni, si è aggiudicato tre Premi Oscar, due Golden GlobesGolden Globes, ventuno Grammy Awards, un Emmy Award, il Cecile B. DeMille Award, un Peabody, il Kennedy Center Honors nel 1983. Nel 1985 ricevette la Presidential Medal of freedom (Medaglia presidenziale della libertà) e nel 1997 gli Stati Uniti lo onorarono con la Congressional Gold Medal (Medaglia d'oro del Congresso). Oltre 2200 brani e più di 60 album di canzoni inedite pubblicati (esclusi i postumi e le raccolte), ne fanno uno dei cantanti con la maggior produzione musicale della storia. BiografiaLa famiglia e l'infanziaFrank Sinatra nasce da padre siciliano e da madre ligure. Il padre Antonino Sinatra (1894-1969), la cui famiglia, a causa delle difficoltà economiche, era emigrata negli Stati Uniti ai primi del Novecento, era originario di Lercara Friddi, in provincia di Palermo (anche se Sinatra nel 1986, durante un concerto a Milano, dichiarò che suo padre era nato a Catania; Saverio venne registrato anche con i nomi Antonio e Martino e divenne poi confidenzialmente Anthony Martin. La madre era Natalina Garaventa (1894-1977), nativa di Rossi di Lumarzo (Provincia di Genova), nell'entroterra della Riviera ligure di levante, anch'ella emigrata da bambina negli Stati Uniti, dove verrà registrata come Natalie Della e poi detta Dolly. Dopo aver intrapreso alcuni mestieri, tra cui l'operaio, il calzolaio, e il pugile, Anthony Martin chiede la mano di Dolly. Pur avversati dalla famiglia di lei, contraria al loro matrimonio, i due si sposano il giorno di San Valentino del 1914 a Jersey City, nel New Jersey. In seguito la coppia si trasferì a Hoboken (New Jersey), e Frank, loro primo ed unico figlio, nasce dieci mesi dopo, prendendo il nome dal suo padrino Frank Garrick, un giornalista irlandese amico di famiglia. Il padre di Frank prosegue col pugilato (arriverà ad accumulare 30 incontri), apre un bar e finisce col diventare capitano dei vigili del fuoco. La madre gestisce un modesto negozio e svolge piccoli lavori per famiglie, diventando influente nel vicinato grazie ad un certo attivismo per il Partito Democratico americano. Coi genitori sempre al lavoro, il piccolo Frank passa parecchio tempo con la nonna e la zia e cresce in fretta, influenzato dal carattere duro e generoso del padre e da quello determinato e gentile della madre. A scuola, Frank comincia ad imitare comici e stelle del cinema, rendendosi popolare. Durante la crisi del '29, i Sinatra riescono a non far mancare quasi nulla a Frank, e arriveranno persino a trasferirsi in un appartamento con tre camere da letto, poco distante dal quartiere di Little Italy. Dopo le imitazioni, Frank prova anche a cantare, e a sedici anni, nel 1930, fa il suo "debutto" al liceo, la A.J. Demarest High School, peraltro applaudito dai compagni. La musica sembra stargli a cuore più dello studio, e la scuola lo espelle. Frank dice apertamente ai suoi genitori che vuole provare a fare il cantante: la madre si rassegna ad assecondarlo, ma il padre vuole che si cerchi un vero lavoro e possibilmente torni a scuola. Comincia così col lavorare di giorno, prima in una libreria, poi come operaio portuale, ma la sua passione rimane cantare, appena possibile. A un certo punto, Anthony Martin caccia il figlio fuori di casa. Frank si trasferisce a New York in cerca di lavoro stabile, ma è costretto a ritornare a Hoboken poco dopo. E' a quel punto che a Frank Sinatra viene l'idea di provare a farsi pagare per la sua voce. Primi anni e primo ciclo di successiFrank Sinatra decise di diventare un cantante sull'onda dell'ammirazione per Bing Crosby, che ascoltava spesso alla radio. Iniziò a cantare, come da lui stesso raccontato durante svariati concerti, in piccoli locali del New Jersey, come "saloon singer", tra il 1931 e il 1932, facendosi notare dal trombettista Harry James. Nel 1935 costituì il suo primo gruppo, gli Hoboken Four, con il quale vinse nello stesso anno il concorso per giovani talenti emergenti organizzato dal Radio Major Bowes' Amateur Hour. Si esibiva in una ventina di spettacoli alla settimana, gli introiti totali erano di solamente 70 cents per 7 giorni. Nel 1938 Sinatra arrivò al Rustic Cabin, un saloon che trasmetteva spettacoli dal vivo nella Dance Parade di New York. Fu assunto come intrattenitore ufficiale del locale. Nel novembre di quell'anno venne arrestato e trattenuto per diversi giorni con l'accusa di molestie, nei confronti di una ragazza che sarebbe divenuta la sua futura prima moglie, Nancy Barbato. Dopo una breve ma intensa collaborazione con l'orchestra di Harry James, con cui, nell'estate del 1939 Sinatra registrò la sua prima canzone, All or Nothing at All, nel 1940 si unì all'orchestra di Tommy Dorsey, grazie alla quale divenne famoso come cantante. Piaceva molto ai giovanissimi, un pubblico completamente nuovo per la musica leggera, che fino ad allora si era rivolta soprattutto agli adulti. In pratica, Frank Sinatra fu il primo teen idol, un idolo per gli adolescenti. Dopo un'esperienza nell'esercito statunitense, come intrattenitore delle truppe, tra il 1941 e il 1942, durante la seconda guerra mondiale ritornò a cantare. Sono da ricordare, in questo periodo, alcune sue famose incisioni con l'etichetta V-Disc a favore delle truppe americane in guerra. Proprio nel 1942 lasciò la band di Tommy Dorsey, e siglò un contratto con la Columbia Records; conobbe un enorme successo e, a cavallo tra il 1943 e il 1944, entrò ben 23 volte nella top ten delle classifiche americane. Ben presto venne considerato il più grande cantante statunitense dopo Bing Crosby, il suo idolo giovanile. In questo periodo si afferma come "The Voice" (semplicemente "la Voce"), un soprannome prestigioso riconosciuto in tutto il mondo. Altri suoi soprannomi meno noti, almeno fuori dagli Stati Uniti, erano "Ol'Blue Eyes" (vecchi occhi azzurri), "Swoonatra" (da to swoon = svenire, per l'effetto che aveva sulle ammiratrici) o "Chairman of the Board (of Show-Business)" (il presidente del consiglio di amministrazione dello spettacolo). Dopo un paio di film minori nel 1940 e 1942, nel 1944 è protagonista al cinema con la commedia musicale Higher and higher; l'anno dopo è in Due marinai e una ragazza (Anchors aweigh), accanto a Gene Kelly, che gli insegnerà a ballare. Negli stessi anni è la voce più popolare anche alla radio. Nel 1946 viene invitato ad un gala-party all'Avana, sull'isola di Cuba; in quell'occasione sembra siano nati i suoi oscuri rapporti con la mafia, di cui si parlerà in seguito. Tra il 1947 e il 1948 lavora senza sosta a New York City, al Madison Square Garden, al Waldorf Astoria, e al Capitol Theater. Il 13 ottobre 1947 a Hoboken, nel New Jersey, venne istituito il Frank Sinatra Day. Nel 1949 è interprete assieme a Gene Kelly, Ann Miller e Betty Garrett, di Un giorno a New York (On the town), film di enorme successo, che ad oggi è considerato uno dei migliori musical della storia del cinema. La crisiNel 1950 la scadenza del contratto cinematografico con Louis B. Mayer venne a fargli mancare una parte consistente del suo reddito. Sinatra dovette allora cercare quante più scritture possibili come cantante, e si vide costretto ad accettare anche ingaggi-capestro, come quello al Copacabana Club di New York che prevedeva ben tre concerti per sera: all'inizio fu un grande successo, ma in seguito questo produsse degli effetti deleteri sulle sue performances e sul suo stato generale di salute, tanto che una sera, all'inizio del suo terzo show, la sua voce collassò: una emorragia sottomucosa aveva messo fuori uso le sue corde vocali, e sui giornali si cominciò a sostenere che Sinatra fosse finito come cantante. Per fortuna, smentendo i più infausti pronostici, la guarigione arrivò presto, e nello stesso anno tenne una splendida esibizione al Palladium di Londra; nei successivi due anni riprese ad incidere e prese parte a due film: Quei dannati quattrini (Double Dynamite) e Lasciami sognare (Meet Danny Wilson). Purtroppo queste due pellicole ebbero un pessimo risultato al botteghino; intanto era venuto a mancare il supporto sia della MCA, sua agenzia da molti anni, sia della Columbia Records, che aveva lasciato scadere il contratto. A tutto ciò si aggiunse la persecuzione da parte dell'ufficio delle imposte americano, che chiedeva il recupero di arretrati non pagati. In campo sentimentale, dopo la separazione dalla prima moglie, la successiva tormentata relazione con l'attrice Ava Gardner lo aveva messo in serie difficoltà: i continui litigi durante la tournée che lo aveva portato per tre mesi in Europa, toccando anche Roma e Napoli, avevano alimentato il gossip delle riviste specializzate, e lo stress lo aveva portato più di una volta a tentativi di suicidio. Il rilancioSnobbato dalla RCA e dalla Decca, venne scritturato dalla Capitol Records, che aveva allevato artisti come Nat King Cole, Peggy Lee e Stan Kenton. Il 14 marzo 1953 firmò quello che sembrava un contratto per sette anni, ma in realtà si trattava di un contratto per un anno con sei opzioni annuali di rinnovo. Nelle condizioni in cui versava in quel momento, si trattava di un'offerta abbastanza generosa, e Frank decise di accettare. Alan Livingston – all'epoca vice direttore vendite della Capitol – fu uno degli artefici dell'ingresso di Frank Sinatra nella scuderia; altre due persone si proposero di curare l'operazione-Sinatra: Dave Dexter e Voyle Gilmore. Il primo si offrì come produttore, ma Sinatra scelse Gilmore. Dexter rivelò il motivo di questa scelta solo qualche anno più tardi: Sinatra non aveva dimenticato la sua recensione negativa, pubblicata dalla rivista Downbeat, di un suo vecchio disco uscito per la Columbia. Come arrangiatore fu scelto Nelson Riddle, un emergente che aveva già firmato numerosi successi di Nat King Cole, fra i quali Mona Lisa e Unforgettable. Ma Sinatra, nell'intento di ricreare l'atmosfera delle sue hits con la Columbia, a dirigere l'orchestra che lo avrebbe accompagnato richiamò il suo amico Axel Stordahl. Il 2 aprile 1953, con un'orchestra di 20 elementi, vennero incisi quattro brani. Uno di essi, I walking behind you, entrò subito in classifica e vi rimase dieci settimane, arrivando al settimo posto. Per le successive incisioni, e contro le insistenze della Capitol, che voleva ancora imporre Riddle come arrangiatore, Sinatra scelse Billy May, un artista che non utilizzava archi, ma solo una big band di fiati (otto tromboni, cinque sax più la sezione ritmica di 4 elementi) che gli diede l'opportunità di sfoderare il suo potente senso dello swing. South of the Border fu il brano che entusiasmò il pubblico con questo nuovo stile. I've got the world on a string fu la prima canzone ad uscire con il nome di Nelson Riddle come direttore d'orchestra. Frank si convinse finalmente ad utilizzarlo come arrangiatore quando Axel Stordahl si trasferì a New York per lavorare con Eddie Fisher. In quegli anni, accanto al fragile 78 giri di gommalacca, l'industria discografica cominciava a proporre il più moderno microsolco, e fu proprio grazie a questo supporto che avvenne il grande rilancio discografico di Sinatra. L'LP Songs For Young Lovers, che aveva allora un diametro di 25 cm e conteneva otto brani, è considerato il primo esempio di concept album, cioè di raccolta di brani aventi un tema comune, e fu un enorme successo sia per il cantante sia per il nuovo formato, che fino a quel momento era stato accolto con indifferenza. A questo album ne seguirono altri, quasi sempre proposti come raccolte di brani con uno stile e un argomento comune. Tutti furono grandissimi successi di pubblico e di critica, e ancora oggi gli album incisi da Sinatra per la Capitol sono considerati quelli meglio riusciti artisticamente. Sinatra bussò ancora alla porta del cinema, usando ogni possibile mezzo per ottenere il ruolo del soldato Angelo Maggio nel film di Fred Zinnemann, uno dei più celebri registi dell'epoca, Da qui all'eternità del 1953, accanto a Deborah Kerr, Burt Lancaster e Montgomery Clift, accontentandosi di una paga di soli mille dollari alla settimana. La stampa insinuò in seguito che il contributo definitivo alla sua scrittura nel film provenisse da Johnny Rosselli, famoso mafioso italo-americano. Per Sinatra la pellicola segnò il grande ritorno alla celebrità: durante la serata degli Academy Awards del 1954 l'attrice Mercedes McCambridge pronunciò il suo nome quale assoluto vincitore dell'Oscar come miglior attore non protagonista. Il successo cinematografico gli fece ottenere un nuovo contratto con l'agenzia William Morris, e rilanciò definitivamente la sua carriera di cantante. Nel 1955 sfiorò il secondo Oscar grazie alla nomination per l'intensa interpretazione di un drogato nel film di Otto Preminger L'uomo dal braccio d'oro in cui era protagonista con Kim Novak. Due anni dopo, nel 1957, ottenne un altro grande successo con Pal Joey, in cui recitava a fianco di Rita Hayworth e ancora Kim Novak e cantava The lady is a tramp, che divenne un classico del suo repertorio. È proprio intorno alla metà degli anni cinquanta, parallelamente alla sua rifiorita carriera cinematografica, che Sinatra registra alcuni dei brani considerati punte di diamante della sua carriera di cantante, contenuti in album come il già citato "Songs for young lovers", che conteneva My Funny valentine, I get i kick out of you e They Can't Take That Away from Me, capolavori dei compostitori Lorenz Hart, Richard Rogers e i fratelli George e Ira Gershwin, arrangiati da Nelson Riddle, "In the We Small Hours", del 1955, in cui erano contenuti In the we small hours of the morning, Last night when we were young e This love of mine e, nel 1956 "Songs for Swingin' Lovers", che racchiudeva la celebre I've got you under my skin, You make me feel so young, Pennies from Heaven e Too marvelous for words. Nel 1957 uscirono addirittura quattro album, e tra il 1958 e il 1960 ben sette, inclusi "Only the lonely" e "Nice n' Easy". Frank Sinatra era ormai divenuto leggenda. Il "Rat Pack"Tra la fine degli anni cinquanta e sessanta Sinatra lavorò molto a Las Vegas. A quel periodo risale la formazione del Rat Pack: un gruppo di amici, che "accidentalmente" erano anche famosi uomini di spettacolo. Oltre a Sinatra, facevano parte del gruppo Dean Martin (il miglior amico di Sinatra), Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop a cui, saltuariamente, si univa anche l'attrice Shirley MacLaine. Il Rat Pack divenne celebre grazie al film Colpo grosso (Ocean's eleven), che racconta di una rapina in un casinò di Las Vegas, e di cui verrà girato un remake nel 2001. Sinatra e gli altri membri del Rat Pack giocarono un ruolo importante nella lotta alla segregazione razziale negli alberghi e casinò del Nevada, evitando di frequentare quelli che si rifiutavano di servire Sammy Davis Jr. in quanto nero. Vista la popolarità del gruppo, molti locali adottarono un atteggiamento più tollerante, pur di poter vantare la presenza di ospiti così celebri. Nel 1960 Frank Sinatra era quasi da 25 anni una stella dello spettacolo mondiale, e poteva permettersi di fondare la propria etichetta, la Reprise Records. Indicando ad un amico la Capitol Tower, la sede della Capitol Records, disse «La vedi? Io li ho aiutati a costruirla. Adesso è ora di costruirne una mia». L'aneddoto potrebbe essere vero, ma la torre della Capitol era già stata costruita quando Sinatra venne ingaggiato, e i cronisti sanno che il vero artefice della fortuna commerciale della Capitol non fu tanto Sinatra quanto Nat King Cole. Come già accennato, Sinatra fu spesso accusato di essere coinvolto con la mafia, che lo avrebbe aiutato a fare carriera. J. Edgar Hoover, leggendario direttore dell'FBI, sospettò Sinatra per anni, al punto che il fascicolo su di lui arrivò a 2.403 pagine. Sinatra negò sempre pubblicamente le accuse, anche durante un processo del 1981 nel quale venne chiamato a testimoniare e, pur indagato, non fu mai ufficialmente incriminato per reati di tipo mafioso. In questo processo emerse, tra le altre prove, una inequivocabile foto che ritraeva un Sinatra sorridente, già avanti negli anni ed attorniato da un gruppo di uomini tra i quali si riconoscevano alcuni esponenti della criminalità organizzata, in particolare Carlo Gambino, in quegli anni il numero uno della mafia italo-americana. A proposito di quella foto, Sinatra affermò che, come per tutti gli artisti, anche per lui era una consuetudine farsi fotografare con chiunque venisse a visitarlo in camerino dopo gli spettacoli: di certo sarebbe stato imbarazzante, si giustificò Sinatra, chiedere informazioni a ciascuno sulla propria fedina penale. La seconda giovinezzaTra il 1965 e il 1969 apparve in molti special televisivi, dove cantò in coppia con la figlia Nancy, Ella Fitzgerald, il cantante e compositore brasiliano Antonio Carlos Jobim, The Fifth Dimension e Diannah Carroll, e nel 1971 si esibì al Royal Festival Hall di Londra, davanti alla principessa di Monaco Grace Kelly, sua vecchia partner in Alta società (High Society). Attorno alla fine del decennio, Sinatra stava meditando seriamente di ritirarsi dal mondo dello spettacolo, sotto i colpi dell'avanzata della beat generation, del rock e delle nuove culture che si stavano diffondendo dopo il '68. "The Voice" non aveva nascosto, negli ultimi anni, un profondo rispetto ed ammirazione per la voce di Mina, già allora notissima cantante, conosciuta anche all'estero. E proprio per l'eventuale ritiro aveva in mente di esibirsi in diversi concerti in coppia con lei, a cui avrebbe lasciato il testimone dei suoi successi. La stessa Mina compì una tournée, con successo, negli Stati Uniti, e si rese conto dell'enorme macchina dello spettacolo e del business che girava intorno, enormemente più ampio di quello in Italia. Ne rimase profondamente impressionata e, quando fece ritorno in Italia, cadde ammalata per qualche tempo. Pare che Joe Adonis, legato agli ambienti mafiosi americani, si sia recato a Milano per conto di Sinatra con il contratto già pronto da consegnare al padre di Mina, allora manager della figlia; tuttavia, vedendola ammalata, Adonis preferì rinunciare al progetto e tornò a Los Angeles. Sinatra, anche grazie al successo mondiale che ottenne da lì a poco, tra il 1967 e il 1969 con altri album in cui erano contenuti leggendari brani come Strangers in the night e My Way oltre a diverse e nuove sonorità, almeno per un paio di anni ancora continuò ad esibirsi dal vivo. Nel marzo 1971, durante un'intervista rilasciata dopo la Notte degli Oscar, stupì i giornalisti, affermando che per almeno un anno avrebbe interrotto ogni attività e si sarebbe dedicato alla famiglia e al tempo libero (decisione dettata, secondo alcuni, da un esaurimento nervoso). Si esibì, quindi, in un concerto d'addio, o comunque così lui lo volle chiamare, all'Ahmanson Theatre di Los Angeles, durante una emozionante serata estiva, il 13 giugno 1971. Dopo due anni di completo relax, nell'aprile del 1973 ritornò a cantare con una strepitosa acclamazione alla Casa Bianca, per la festa degli italo-americani, alla presenza del presidente americano Richard Nixon e del presidente del consiglio italiano Giulio Andreotti. Nello stesso anno partecipò allo spettacolo televisivo a scopo benefico Telethon, cosa che ripeté per diversi anni. In un'occasione riuscì addirittura a riunire sul palco la coppia Jerry Lewis (mattatore del programma) - Dean Martin, scioltasi diversi anni prima. Nel Gennaio 1974 rientrò anche a Las Vegas, con diverse serate al Caesars Palace, e, ad ottobre dello stesso anno, fece un trionfante ritorno a New York con un paio di concerti al Madison Square Garden, durante i quali trascinò letteralmente la folla, facendola scatenare come da tempo non avveniva. I due concerti presero il nome di The Main Event e furono trasmessi in televisione e seguiti da circa 100 milioni di persone negli Stati Uniti. Il 1977 fu un anno triste per Sinatra: la madre scomparve in un incidente aereo mentre lo raggiungeva in Nevada dove lui si sarebbe dovuto esibire. A settembre, durante un concerto di beneficenza che tenne a Las Vegas per ricordarla, raccolse la cifra record di 6 milioni di dollari. In quella occasione onorò anche il cantante Elvis Presley, scomparso pochi mesi prima, chiedendo un minuto di silenzio in suo ricordo. Nel 1979 venne festeggiato, a sorpresa, in occasione dei quarant'anni di carriera (iniziata nel 1935, ma ufficialmente nel 1939, con la registrazione della prima canzone, All or nothing at all), al Caesars Palace di Las Vegas. Alla serata di festa intervennero star internazionali e vecchie glorie dello Star System, come Glenn Ford, Lucille Ball, Orson Welles, Dean Martin, Tony Bennett, James Cagney, Paul Anka, Milton Berle, Sammy Davis Jr., Peter Falk, Robert Mitchum, Dionne Warwick, Gene Kelly, Cary Grant, (il quale si era ritirato da tempo), i suoi arrangiatori Jimmy Van Heusen e Sammy Cahn, i tre figli e la moglie Barbara. Nel 1980 tenne un grandioso concerto allo stadio Maracanà di Rio De Janeiro, che entrò nel Guinness dei primati: mai ad un concerto di un singolo cantante erano accorse così tante persone: secondo stime ufficiali, allo spettacolo assistettero, pagando il biglietto, circa 175.000 fans. Trilogy: Past, Present and FutureNel 1980, sei anni dopo l'ultimo disco, Sinatra registra in sala d'incisione l'album Trilogy: Past, Present and Future, che lo rilancia nell'immagine e nello stile, con nuove canzoni e arrangiamenti. Le canzoni più note contenute nella raccolta, composta da tre dischi, ci sono la celeberrima Theme from New York, New York (Video"Novjork', Novjork'"), Something, scritta da George Harrison, You and Me e It Had to be you. Grazie al lavoro dei collaboratori di lunga data di Sinatra Billy May, Gordon Jenkins e Don Costa, l'album viene candidato al Grammy Award e lo vince nel 1981. Nel gennaio 1982, ad un concerto di beneficenza organizzato dai Rockefeller a New York City, cantò per la prima volta accanto al tenore Luciano Pavarotti. Tra i due nacque una grande amicizia, coltivata negli anni successivi e culminata col duetto di My Way nell'ultimo disco ufficiale di The Voice, Duets II, del 1994. Importantissimi nella carriera di Frank furono le presenze dei suoi amici d'infanzia: i chitarristi Tony Mottola e Al Viola, gli arrangiatori Don Costa, Gordon Jenkins, Quincy Jones, il direttore d'orchestra e pianista Bill Miller, che lo accompagnò nei suoi concerti per quasi cinquant'anni, e l'arrangiatore Nelson Riddle. Negli anni ottanta Sinatra intensifica l'attività, innanzitutto moltiplicando i concerti a Las Vegas, poi esibendosi in tutti i continenti, dal Canada e USA al Brasile, dall'Argentina alla Svezia, dall'Inghilterra all'Irlanda, dalla Francia alla Germania, dalla Spagna all'Italia, al Sudafrica fino alle Filippine e al Giappone, terminando con l'Australia. In particolare si ricordano i concerti del 1983 al Radio City Music Hall di New York, a Detroit, Dallas e Los Angeles, quelli giapponesi a Tokyo del 1985, quelli a Milano nel 1986, quelli di Atlantic City al celebre Golden Nuggett, nel 1988 i concerti australiani di Sydney e, tra il 1987 e il 1989 i duetti con Sammy Davis Jr. e Liza Minnelli. Frank Sinatra con il presidente Sandro Pertini, durante un ricevimento alla Casa Bianca, nel 1982. La sua esibizione del settembre 1985 alla Carnegie Hall di New York venne definita dai critici un capolavoro, il vertice della sua potenza vocale. Il ritorno in ItaliaDopo aver cantato a Madrid, il 26 settembre 1986 Sinatra con il proprio jet privato arrivò all'aeroporto di Milano Linate. Si rinchiuse poi nella suite dell'hotel Principe di Savoia di Milano, rifiutando interviste e conferenze stampa. La sera del giorno successivo, 27 settembre, entrò trionfalmente all'appena inaugurato ex palazzetto dello sport Palatrussardi per un concerto; ci fu il tutto esaurito, 9000 spettatori, tra cui personalità dello spettacolo e della politica; in prima fila Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio. Erano quasi venticinque anni, dal 1962, che The Voice non cantava dal vivo in Italia. Il concerto venne trasmesso in diretta dalla RAI e visto da 8 milioni di italiani. Sinatra fu talmente entusiasta dell'accoglienza ricevuta, che ritornò nel giugno del 1987, per ben cinque concerti: prima tappa fu allo stadio Della Favorita di Palermo (ora Barbera) il 13 giugno, poi al Teatro Petruzzelli di Bari, al Palaeur di Roma, all'Arena di Verona, e infine l'esibizione al palazzetto dello sport di Genova. L'impresario teatrale Pier Quinto Cariaggi organizzò, dopo quello del grande rientro, vari tour italiani di Sinatra, fra cui la serie di concerti del 1987 e il "Diamond Jubileè world tour" nel 1991. Sinatra ritornò poi nel 1989 con Liza Minnelli e Sammy Davis Jr. per un concerto a Milano, e infine, nel settembre 1991, cantò ancora a Milano, a Roma e all'anfiteatro di Pompei, dal quale salutò per sempre i suoi fan italiani. Leggenda viventeNel maggio 1988 l'orchestra ufficiale di The Voice fino ad allora diretta da Bill Miller, che in seguito proseguirà come pianista, viene affidata al figlio Frank Sinatra Jr., che lo accompagnerà fino alle ultime esibizioni nel 1995. Ricordando a memoria tutte le registrazioni del padre, lo aiuta sul palco quando non ricorda le parole delle canzoni, e suggerisce i nomi degli autori e degli arrangiatori delle canzoni proposte nei concerti. Proprio la presenza del figlio è probabilmente una delle ragioni per cui Sinatra senior continuò ad esibirsi fino a 80 anni.Nel 1990 festeggia trionfalmente i 75 anni di vita e i 50 di carriera. Nel giorno della ricorrenza, il 12 dicembre dello stesso 1990, si esibisce in concerto alla Byrne Meadowlands Arena di East Rutherford, nel nativo New Jersey, davanti a sessantamila persone in delirio, che alla fine intonano in coro "Happy Birthday", facendo commuovere Old blue eyes VideoVideo. Nel party successivo al concerto, Sinatra intrattiene gli ospiti duettando per l'ultima volta con Ella Fitzgerald in The Lady Is a Tramp, prima del ritiro di quest'ultima per gravi motivi di salute. Lo stesso cantante annuncia, durante una conferenza stampa tenuta nei giorni successivi alla sua residenza di Malibù, che avrebbe inaugurato, a partire dal gennaio 1991, il Diamond Jubilee Tour, ovvero una serie di concerti tenuti in tutto il mondo per festeggiare appunto i cinquant'anni di carriera. Prima tappa sarà Miami e, a seguire, tutti gli Stati Uniti a gennaio e in febbraio, poi a Sidney, Brisbane e Melbourne (in Australia), e Yokohama, (Giappone) a marzo, poi ritorno negli States e a Las Vegas dove ha contratti con diversi casinò e nuovamente in Europa in autunno, prima in Belgio, poi i tre concerti italiani di Milano, Roma e Pompei, le successive tappe scandinave a Oslo, e al palazzo del ghiaccio di Malmoe in Svezia, a Parigi, a Francoforte, in Olanda e le 3 date a Dublino, in Irlanda ad ottobre. A novembre ritorna in America a si divide tra il Canada, Toronto, il Radio City Music Hall di New York e ancora l'amatissima Las Vegas, al "Desert Inn e al "Riviera Hotel". Tra il maggio e il giugno 1992 conclude ufficialmente il Diamond Jubilee Tour,con 6 concerti "tutto esaurito" alla Royal Albert Hall di Londra, e singole esibizioni ad Atene e allo stadio Camp Nou di Barcellona. Nel 1993 è in tour nuovamente nei casinò di Las Vegas e Atlantic City, esibendosi, nel mezzo, in gran parte degli Stati Uniti. In giugno ritorna per l'ultima volta in Europa con un concerto in Svezia, a Goteborg e ben cinque date in Germania, a Dortmund, Amburgo, Berlino, Stoccarda e Colonia, in modalità open air. Ritorna poi definitivamente negli Stati Uniti e, alla fine dell'anno, si esibisce tra la California e l'Arizona, canta anche al nuovo Casinò-Hotel MGM Grand di Las Vegas. E, proprio come si è ampiamente appena discusso, Sinatra continua a cantare anche negli anni novanta incidendo, inoltre, per la sua vecchia casa discografica Capitol Records, due album di duetti che vendono milioni di copie, con altre star internazionali, come Barbra Streisand, Neil Diamond, Tony Bennett e Stevie Wonder. Straordinario successo avranno anche i video dei duetti tra Frank Sinatra e Bono Vox degli U2, che si esibiscono con la canzone di Cole Porter I've Got You Under My Skin, che Sinatra aveva registrato per la prima volta nel 1946, e quelli con Aretha Franklin in What now my love e con Anita Baker in Witchcraft. Gli ultimi acutiCon il passare degli anni, il successo è funestato da continui lutti: nel 1990 muoiono il fidato paroliere Jimmy Van Heusen, l'amico Sammy Davis Jr. e Ava Gardner; nel 1992 muore in un incidente d'auto Jilly Rizzo, suo grande amico, famoso ristoratore e ogni tanto presente anche negli spettacoli del Rat Pack; nel 1993 scompare l'altro paroliere Sammy Cahn e, nel 1994, Antonio Carlos Jobim. Il 1994 è l'anno della fine dei concerti veri e propri dal vivo. Continuò imperterrito a calcare i palcoscenici di mezza America, prediligendo comunque ancora i due centri del divertimento e della spensieratezza che proprio lui aveva contribuito in larga misura a creare, Las Vegas e Atlantic City. Ad aprile entrò per l'ultima volta a New York, sul palco del Radio City Music Hall per 3 serate di tutto esaurito, a giugno si imbarcò nuovamente in un concerto dall'altro capo del mondo, nelle Filippine, dove, nel caldo equatoriale, cantò per 4 date consecutive. Tra l'estate e l'autunno ancora negli Stati Uniti, e ancora al Sands di Atlantic City, al Foxwoods Casino di Ledyard, nel Connecticut, in Missouri a Saint Louis e nell'amata città di Chicago, allo United Center, che registrò il tutto esaurito con 18.000 spettatori, alla fine di ottobre. Nel frattempo maturò la decisione di un probabile ritirò dalle scene, convinto dalla crescente fatica nel tenere ritmi così alti di lavoro. Così a dicembre, poco dopo aver compiuto 79 anni, per l'ultima volta varcò i confini nazionali volando in Giappone, a Fukuoka dove cantò per l'ultima volta in concerti veri e propri, in due date, il 19 e 20 dicembre 1994. Furono serate nelle quali sembrava avesse ritrovato la grinta dei tempi migliori; magistrale fu la sua interpretazione di My Way alla fine dell'ultimo spettacolo. Dopodiché, tra le lacrime, annunciò che sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbero visto cantare su un palco. Dal pubblico partì una standing ovation che durò parecchi minuti, e The Voice, nel frattempo uscito di scena, dovette rientrare tre volte per congedarsi definitivamente. Da citare poi il patriottico concerto tenuto a luglio, in occasione dell'inizio dei mondiali di calcio americani al Dodger Stadium di Los Angeles. Si esibì davanti a una folla sterminata, tra cui: Gene Kelly, Luciano Pavarotti, José Carreras, Placido Domingo, Bob Hope, Gregory Peck, Tom Cruise, Nicole Kidman, Jon Bon Jovi, l'ex presidente George Bush, Henry Kissinger, Robert Redford, Elizabeth Taylor e Johnny Depp. Nel febbraio 1995 si esibì in un breve concerto davanti a 1200 ospiti selezionati, per la serata di chiusura della stagione del Frank Sinatra Desert Classic golf tournament, nel quale eseguì alcune delle sue più celebri canzoni. Alcuni giornalisti della rivista americana Esquire Magazine riferirono che Sinatra cantò con voce chiara, intonata e forte, qualità che, data l'età, erano mancate sempre più spesso. Nel marzo 1995 gli venne consegnato il Grammy per l'album Duets II, riconoscimento che sanciva anche una carriera ineguagliabile. Il "valletto", in quella occasione, fu Bono Vox, che dopo un'appassionata introduzione ricca di elogi, introdusse The Voice, accolto da una valanga di applausi. Sinatra tenne un discorso di ringraziamento molto sentito, condito da qualche lacrima e tanta commozione, consapevole che la sua carriera stava terminando. Una sera, Bill Miller, pianista ufficiale e direttore d'orchestra, era ospite a casa Sinatra, a Rancho Mirage. Guardando in televisione un cantante, che si esibiva in un suo successo, Frank gli disse: «Adoro questa canzone... chissà se un giorno potrò ritornare a cantarla». Miller rispose: «Cosa aspetti, Frank, vai e fatti valere!». Sinatra, sommesso, affermò: «Ormai è troppo tardi, credo di avere già dato abbastanza...». Nel novembre dello stesso anno si tenne una grande festa all'auditorium di Los Angeles, per i suoi ottant'anni. Vi parteciparono tra gli altri: Tony Bennett, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Gregory Peck, Bono Vox, Angela Lansbury, Johnny Depp, Tom Cruise, Arnold Schwarzenegger, Little Richard, Debbie Reynolds, Tom Selleck, Steve Lawrence, Eydie Gormé e Robert Wagner. L'evento, intitolato Sinatra: 80 Years My Way, fu trasmesso sui canali televisivi statunitensi e fu seguito da quasi 150 milioni di persone. Gli autobus di Chicago, New York e Los Angeles esibirono lo striscione con la scritta Happy birthday Frankie, e i teatri di Broadway si fermarono per un minuto. Sinatra non volle invitare alla festa in suo onore l'amico Dean Martin, oramai malato e prossimo alla morte, che avvenne poche settimane dopo, nel giorno di Natale del 1995. The Voice da quel momento cadrà in una progressiva forma di depressione che lo accompagnerà negli ultimi anni della sua vita. Secondo invece un'altra teoria i rapporti tra i due si incrinarono proprio in occasione della morte del figlio di Dean: Sinatra, Martin e Sammy Davis jr. erano in tourné ed alla notizia della tragedia Martin la interruppe, contro il volere di Sinatra che non lo perdonò. Il declino fisico e la morteFrank Sinatra è vissuto per quasi ottantatré anni. Non lo avevano provato né i frenetici ritmi di lavoro a Las Vegas, nei primi anni sessanta, quando di giorno lavorava sui set cinematografici e alla sera si esibiva fino alle 2 di notte con gli spettacoli del Rat Pack, dormendo meno di tre ore a notte, né i due pacchetti di sigarette che fumò ogni giorno per quasi settant'anni, né la bottiglia di whisky che assumeva quotidianamente, né le tournée in giro per il mondo, specialmente negli ultimi vent'anni di carriera. Nonostante avesse già avuto banali problemi di memoria, per cui a partire dal 1987 aveva dovuto farsi installare video wall durante i concerti per ricordare i testi delle canzoni, e fisici (nel 1986 gli fu asportato un tumore benigno all'intestino e, nel marzo 1994, quando, durante un finale di concerto a Richmond in Virginia, mentre intonava l'ultima strofa di My Way, per il caldo subì un brusco abbassamento di pressione, si girò verso il figlio che dirigeva l'orchestra e gli urlò, radunando le ultime forze "Get me a chair! ", "datemi una sedia!", prima di collassare per alcuni minuti) dalla fine del 1996 incominciò a soffrire di gravi problemi cardiovascolari. Dopo un'ultima apparizione pubblica, il 26 ottobre 1996, e la definitiva uscita dalle scene, Frank si ritirò a Malibu in una casa sulla spiaggia, con vista sull'oceano. Venne colpito da tre infarti tra il dicembre 1996 e i primi mesi del 1997, (il primo dei quali poche settimane dopo l'ultima apparizione in pubblico), da un ictus e infine, secondo alcune voci mai confermate, gli sarebbe stato diagnosticato un cancro. Ormai gravemente debilitato da un anno e mezzo di agonia, nella tarda serata del 14 maggio 1998 un quarto infarto lo eliminò per sempre. Assistito dai familiari nella camera del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, a modo suo, come recita My Way, si dice che abbia chiesto di staccare la spina della macchina che lo teneva in vita, sorridendo per l'ultima volta alla moglie Barbara. Sul sito della famiglia Sinatra gli stessi figli comunicarono che le ultime parole del padre furono queste: "I'm losing", "Sto perdendo". Tutte le principali reti tv americane interruppero le trasmissioni con edizioni speciali dedicate alla morte di Sinatra. Milioni nel mondo versarono lacrime di commozione e seguirono gli approfondimenti nei giorni successivi. Il funerale fu trasmesso da quasi 100 canali televisivi in tutto il mondo. La sua morte segno la fine di un' era e di una vita irripetibile che lo portò a diventare una delle più grandi star del XX secolo. Per rendere onore alla sua gigantesca figura d'artista, nella notte tra il 14 e il 15 maggio tutte le luci di Las Vegas si spensero, per la prima e unica volta. A New York, l'Empire State Building si illuminò di blu, in omaggio a Old Blue Eyes. Il funerale fu celebrato il pomeriggio del 20 maggio, nella chiesa cattolica di Beverly Hills, alla presenza di 400 amici. Gregory Peck, Diahann Carroll, Don Rickles, Milton Berle, Debbie Reynolds, Tony Bennett, Joey Bishop, Kirk Douglas, Jack Nicholson e molti altri gli resero omaggio un'ultima volta. La bara di Sinatra (scortata in chiesa da una Guardia di Militari, avendo egli ricevuto nel 1997 la prestigiosa Medal of Freedom and the Congressional Gold Medal) venne ornata con una corona di gardenie, mentre per allestire l'intera chiesa furono usati 30.000 fiori. Fu sepolto a fianco dei suoi genitori nel piccolo cimitero di Cathedral City il Desert Memorial Park, sotto una semplice lapide rettangolare di pietra, sulla quale è inciso "The best is yet to come" (Il meglio deve ancora venire), titolo di uno dei suoi maggiori successi. Successivamente si aprì una astiosa contesa tra la vedova con figlio del primo matrimonio, e i successivi tre figli di Sinatra, Nancy, Frank Jr. e Christina, per impossessarsi dell'ingente patrimonio, all'epoca stimato intorno al miliardo di dollari, più una decina di limousine, un jet privato, ampi terreni sparsi in California e in Florida, lo Stardust, noto casinò di Las Vegas, e molte proprietà immobiliari, tra cui la villa di Rancho Mirage con relativo appezzamento, quella a Barbados e nelle Hawaii L'immortalità musicale di Frank SinatraVengono ancora pubblicate molte raccolte di brani che nel corso della carriera di Sinatra hanno avuto grande successo. Una di queste è Nothing but the best, uscita nel 2008, in onore del decennio della morte di Ol'Blue Eyes. Inoltre, iniziativa della Frank Sinatra Enterprises (la società che si occupa della sua musica) è riproporre album rimasterizzati, come ad esempio Sinatra & Company o Sinatra-Basie. La vita privataSinatra si sposò quattro volte, ma molti furono i flirt con donne belle e famose attribuitigli dalla cronaca rosa: Lauren Bacall, Grace Kelly, Angie Dickinson e Victoria Principal. Si parlò di una sua relazione con Raffaella Carrà, la quale appariva in una piccola parte nel film "Il colonnello Von Ryan", del 1965, dove lo stesso Sinatra era protagonista. Frank Sinatra con una giovanissima Raffaella Carrà, ne Il colonnello Von Ryan (1965)La prima moglie fu Nancy Barbato (n.1917), che conosceva sin da ragazzo. Il loro matrimonio durò dal 1939 al 1951. Dal matrimonio con la Barbato sono nati i tre figli di Sinatra: Nancy (1940), cantante attiva soprattutto negli anni sessanta e settanta, Frank Jr. (1943), pregiato musicista, che fu direttore d'orchestra negli ultimi anni di carriera del padre, dal 1988 al 1995, e Christina, attiva nel campo cinematografico come produttrice, nata nel 1948. Il 7 novembre 1951, appena nove giorni dopo aver ottenuto il divorzio da Nancy Barbato, Sinatra si sposò con l'attrice Ava Gardner, con la quale viveva già da un paio d'anni, e che era stata la causa della rottura del suo matrimonio. La loro chiacchieratissima unione, costellata di violenti litigi e clamorosi tradimenti sia da una parte che dall'altra, non durò molto a lungo: si separarono pochissimo tempo dopo, sempre nel 1953, e divorziarono ufficialmente nel 1957. La terza moglie di Frank Sinatra fu l'attrice Mia Farrow, più giovane di lui di trent'anni. I due si sposarono nel 1966, ma divorziarono due anni dopo. Nel 1976 Sinatra sposò Barbara Blakely Marx, ex-moglie di Zeppo Marx, anche se fino all'ultimo sembra che abbia cercato di convincere Ava Gardner a tornare con lui. Il loro matrimonio durò oltre vent'anni, fino alla morte di Sinatra. Durante il party successivo allo show televisivo per i suoi 80 anni, ci fu un chiacchierato episodio venuto alla luce solamente di recente, con la Top-Model Kate Moss. La stessa Moss, ai tempi solamente 21enne, frequentava ancora il suo ex-storico Johnny Depp: («Stavo seduta a fumare una sigaretta e sono rimasta sorpresa nel notare che lui mi stava fissando. A quel punto, improvvisamente, mi sono ritrovata circondata dalle sue guardie del corpo che impedivano al mio fidanzato, Johnny Depp, di raggiungermi dove mi trovavo. Nel frattempo Frank Sinatra si è avvicinato a me. Ero così imbarazzata che a stento mi è venuto in mente di fargli gli auguri di buon compleanno. Lui non ha detto una parola, ma mi ha stretto tra le sue braccia e mi ha baciato sulle labbra. Per un attimo mi sono persa nei suoi occhi blu. Che dire? È stato il miglior bacio della mia vita») AmiciFrank Sinatra è stato, fin dalla presidenza di Franklin Delano Roosevelt, un personaggio che ha potuto influenzare, in diversa misura, le elezioni americane, grazie alla presa "magnetica" che aveva sui numerosissimi ammiratori.Una delle campagne elettorali alle quali si dedicò con maggior impegno fu quella dell'amico John Fitzgerald Kennedy. Fu lui a presentare al presidente l'attrice Marilyn Monroe, con cui strinse amicizia. La notizia della morte del presidente, nel 1963, raggiunse Sinatra sul set di un film che girava con il Rat Pack; il cantante si chiuse nel suo camper per diversi giorni, preso da un enorme sconforto per l'amico perso. Richard Nixon fu un grande ammiratore di Sinatra. Nei 5 anni di presidenza i due cenarono insieme alla Casa Bianca almeno 5-6 volte ogni anno. Di grande amicizia è stato anche il rapporto tra Sinatra e Ronald Reagan. I due si erano conosciuti negli anni quaranta a Hollywood, quando entrambi lavoravano per il cinema. Nel 1976 Reagan volle interrompere la campagna elettorale per essere presente al matrimonio del suo amico con Barbara. Tra il 1980 e il 1988 Sinatra si esibì più volte alla Casa Bianca, chiamato dal presidente in occasione di visite di capi di stato e importanti personaggi della politica. Lo scandalo della porta sbagliataSinatra fu moltissime volte al centro di critiche pubbliche e di scandali. Ad esempio, mentre accompagnava Judy Garland, nel 1954 aggredì l'addetto stampa Jim Byron solo perché gli aveva chiesto chi fosse la donna che accompagnava. Questo caso divenne prestissimo di dominio pubblico.Ancora più famoso è lo scandalo cosiddetto "della porta sbagliata", in cui fu coinvolto insieme a Joe DiMaggio. DiMaggio stava soffrendo per via del divorzio con Marilyn Monroe, ed era venuto a sapere dal suo investigatore che Marilyn si drogava e si stava intrattenendo con una relazione lesbica. Voleva coglierla sul fatto, e chiese a Sinatra (noto per la fortissima solidarietà nei confronti degli amici) di accompagnarlo in un palazzo di West Hollywood dove, secondo l'investigatore, si svolgevano i fatti. I due irruppero in un appartamento terrorizzando una povera donna, che poi sporse denuncia, senza trovare traccia né di droga, né di Marilyn. Sinatra dichiarò di non essere entrato nella stanza e di aver aspettato in macchina. Il fatto fu gonfiato enormemente dalle riviste scandalistiche, prima fra tutte Confidential. Curiosità
Riferimenti a SinatraFrank Sinatra oggi viene citato in numerose canzoni, film e programmi televisivi. Eccone alcune:
Filmografia
Su Frank Sinatra
Sinatra e i Beatles
Lista parziale dei brani interpretati da Frank Sinatra
Bibliografia
Lista parziale dei concerti dal 1970 al 19951970-1979
1980-1989
1990-1995
Riconoscimenti cinematograficiThe House I live in (1948) (oscar speciale)
OnorificenzeDiscografiaData di uscita - Titolo - Etichetta - Tipo album Studio1948 - The Voice of Frank Sinatra - Columbia Records - 1948 - Christmas Songs By Sinatra - Columbia Records - 1949 - Frankly Sentimental - Columbia Records - 1950 - Songs by Sinatra - Columbia Records - 1950 - Dedicated to You - Columbia Records - 1950 - Sing and Dance with Frank Sinatra - Columbia Records - 1954 - Songs for Young Lovers - Capitol Records - 1954 - Swing Easy! - Capitol Records - 1955 - In the Wee Small Hours - Capitol Records - 1956 - Songs for Swingin' Lovers! - Capitol Records - 1956 - High Society - Capitol Records - colonna sonora del film Alta società di Cole Porter 1957 - Tone Poems of Color - Capitol Records - Composizioni di diversi autori. Orchestra diretta da Frank Sinatra 1957 - This Is Sinatra! - Capitol Records - 1957 - Close to You - Capitol Records - 1957 - A Swingin' Affair! - Capitol Records - 1957 - A Jolly Christmas from Frank Sinatra - Capitol Records - 1957 - Pal Joey - Capitol Records - Original SoundTrack from the movie Pal Joey 1958 - Where Are You? - Capitol Records - 1958 - Come Fly with Me - Capitol Records - 1958 - This Is Sinatra Volume 2 - Capitol Records - 1958 - Frank Sinatra Sings for Only the Lonely - Capitol Records - 1959 - Come Dance with Me! - Capitol Records - 1959 - Look to Your Heart - Capitol Records - 1959 - No One Cares - Capitol Records - 1960 - Can Can - Capitol Records - 1960 - Nice 'n' Easy - Capitol Records - 1960 - Sinatra's Swingin' Session!!! - Capitol Records - 1961 - All the Way - Capitol Records - 1961 - Come Swing with Me - Capitol Records - 1961 - Point of No Return - Capitol Records - 1961 - Ring-a-ding-ding! - Reprise Records - 1961 - Sinatra Swings - Reprise Records - 1961 - I Remember Tommy - Reprise Records - 1962 - Sinatra & Strings - Reprise Records - 1962 - Sinatra and Swingin' Brass - Reprise Records - 1962 - Sinatra Sings Great Songs from Great Britain - Reprise Records - 1963 - Sinatra-Basie - Reprise Records - 1963 - The Concert Sinatra - Reprise Records - 1963 - Sinatra's Sinatra - Reprise Records - 1964 - Sinatra Sings Days of Wine and Roses, Moon River, and Other Academy Award Winners - Reprise Records - 1964 - It Might as Well Be Swing - Reprise Records - 1965 - September of My Years - Reprise Records - 1966 - Strangers in the Night - Reprise Records - 1966 - Moonlight Sinatra - Reprise Records - 1966 - That's Life - Reprise Records - 1966 - Sinatra At The Sands - Reprise Records - 1967 - Francis Albert Sinatra & Antonio Carlos Jobim - Reprise Records - 1968 - Francis A. and Edward K. - Reprise Records - 1968 - The Sinatra Family Wish You a Merry Christmas - Reprise Records - 1968 - Cycles - Reprise Records - 1969 - My Way - Reprise Records 1970 - Watertown - Reprise Records 1973 - Ol' Blue Eyes Is Back - Reprise Records 1974 - Some Nice Things I've Missed - Reprise Records 1980 - Trilogy - Reprise Records 1981 - She Shot Me Down - Reprise Records 1984 - L.A. Is My Lady - QWEST Records 1993 - Duets - Capitol Records 1994 - Duets II - Capitol Records 1995 - Sinatra 80th Live in Concert - Reprise Records Note
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