Non l'aveva sentito arrivare quasi nessuno, il nuovo album dei
Prefab Sprout. Forse anche perché non vanno più di moda e il frontman, Paddy McAloon, con forti problemi alla vista e all'udito, conduce vita molto appartata a Durham. Sono certamente finiti i fasti delle zone alte delle classifiche, ma terminate anche le lodi sperticate della stampa specializzata: i tempi di "Steve McQueen" e "From Langley Park to Memphis" sono solo un ricordo di metà anni Ottanta, ma di tanto in tanto gli Sprout - zitti zitti - riemergono. Accadde del resto così anche nel 2009, con "Let's change the world with music", peraltro entrato nella Top 40 britannica. Ed è così anche ora, con il nuovo "Crimson/Red" che sarà in commercio da lunedì 7 ottobre. "Metro" di Londra, che a Durham ha incontrato McAloon, spiega che il 56enne artista non è uno che abbia deciso di giocare con la mistica del personaggio misterioso che non si concede; è solo che Paddy, anche a causa del distacco della retina, non è interessato a continui aggiornamenti via Facebook o Twitter.
"Crimson/Red" offre questi brani:
The best jewel thief in the world (primo singolo)
The list of impossible things
Adolescence
Grief built the Taj Mahal
Devil came a calling
Billy
The dreamer
The songs of Danny Galway
The old magician
Mysterious