Conviene, prima di tutto, fare un po' di ordine. I Crimson ProjeKCt hanno ha che fare con i
King Crimson ma non sono i King Crimson, almeno, non quelli
appena riassemblati dallo storico leader della formazione, Robert Fripp, che per rimettere in moto la band di "21st century schizoid man" ha chiamato a sé tre batteristi (Gavin Harrison, Bill Rieflin e Pat Mastelotto, quest'ultimo il più anziano dei tre, nelle fila del gruppo dal 2008), lo "storico" Tony Levin al basso, Mel Collins al sassofono e Jakko Jakszyk alla chitarra. I Crimson ProjeKCt, in un certo senso, sono un'emanazione - o una sintesi - di quelli che furono i Crimson nei secondi metà anni Novanta. Alla guida della formazione, della quale - ovviamente - non fa parte Fripp, c'è
Adrian Belew a voce e chitarra, storico sodale del leader
escluso (pare senza troppe spiegazioni) dalla recente reunion "ufficiale", affiancato da Levin al basso e stick e Mastelotto alla batteria: a completare la formazione sono stati chiamati Markus Reuter alla touch guitar, il batterista Tobias Ralph e Julie Slick al basso.
Il sestetto si esibirà il prossimo 31 marzo a all'Auditorium Verdi di Milano in un set tripartito: la prima parte, di 30 minuti, vedrà protagonisti sul palco Levin, Mastelotto e Reuter, e sarà essenzialmente incentrato sul Chapman stick, mentre la seconda, anch'essa di 30 minuti, sarà dedicata all'Adrian Belew Power Trio, progetto parallelo del chitarrista fondato nel 2006. La terza parte dello show, la più corposa dal punto di vista della lunghezza (90 minuti), sarà invece dedicata al Crimson ProjeKCt: tutti e sei gli elementi del gruppo riproponeranno una selezione del repertorio dei King Crimson compreso dal 1981 alla metà degli anni ’90. A fare musicalmente le veci del leader, alla sei corde, sarà Markus Reuter, che di Fripp fu allievo in occasione di uno dei suoi Guitar Craft.
I biglietti sono disponibili sul circuito
TicketOne a prezzi compresi tra i 25 e 40 euro esclusi diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali.