Pubblicato: 03-07-2013

Concerti, Steven Wilson: tre date in Italia a luglio


Concerti di bands rock

Notizie sulle bands rock

Lives e festivals

Live e festival di musica

Date e concerti

Nuovo album della band

Banner e locandine o lacandina dei concerti

Rock bands: rock, metal, indie, alternative, punk, hardcore, new wave, pop, stoner, blues


Il leader e fondatore dei Porcupine Tree Steven Wilson toccherà l'Italia in tre occasioni nell'ambito del tour in supporto a "The raven that refused to sing (and other stories)", la sua ultima fatica da solista pubblicato lo scorso mese di febbraio: il cantante e polistrumentista sarà di scena il 4 luglio all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il 5 al Pistoia Blues Festival e il 6 al Gru Village di Grugliasco, in provincia di Torino. I biglietti sono già disponibili su TicketOne e presso gli altri circuiti abilitati a prezzi compresi tra 30 e 45 euro più diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali.

"L'idea era proprio quella di realizzare un album in cui ogni canzone fosse come un racconto breve", dichiarò lui a Rockol presentato la sua ultima fatica in studio: "Sono tutte storie di spettri o comunque di ispirazione soprannaturale: in quel momento ero immerso nella lettura di autori di inizio Ventesimo secolo come M.R. James e Arthur Machen, ma anche nei libri di Edgar Allan Poe. Sono molto più attratto dalle ghost stories classiche che dall'horror moderno, storie nella più pura tradizione gotica che parlano di persone e di rapporti umani ma in cui è sempre immanente il timore che qualcosa stia per accadere. I classici di quel filone letterario mi piacciono perché parlano di sentimenti reali: di senso di perdita, di mortalità. Raccontano di persone che sono trapassate nell'aldilà, ma che per qualche motivo sentono di dover ritornare in questo mondo. C'è, dentro, un'idea implicita di rimpianto, di un'opera lasciata a metà. Cercavo qualcosa che potesse conferire all'album un concept unitario perché amo fare dischi in cui si sviluppa un senso di continuità tra le canzoni, ma quando ho cominciato a scrivere le musiche non avevo in mente niente. Il primo e il secondo pezzo che ho scritto, 'Luminol' e 'The watchmaker', erano nati come strumentali: eppure anche senza un testo sembravano suggerirmi lo svolgersi di una storia. Per questo ho voluto che la special edition avesse la forma di un libro: all'illustratore ho chiesto di immaginare di entrare in un vecchio negozio di libri usati, di dirigersi proprio verso l'angolo più remoto della libreria e di trovare un libro vecchio di cent'anni coperto di polvere e ragnatele. E' così che volevo che sembrasse il mio disco".


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 18 apr 2013)