I termini "crisi" o "scioglimento" non sono mai stati utilizzati, perché gli addetti alla comunicazione pesano ogni parola al millesimo, consapevoli che una sfumatura più o meno marcata possa scatenare un effetto a catena capace di mandare a monte accordi milionari tra colossi discografici. E' altrettanto vero, però, che "profonde differenze" che portano all'annullamento di un tour (teoricamente a sostegno di
un nuovo disco di studio, "V", in origine atteso per questo autunno ma che ad oggi, nelle liste delle pubblicazioni prossime venture, porta ancora il marchio "TBA", "to be announced") a due giorni dall'inizio dello stesso non è esattamente - in una band - un indice di buono stato di salute.
In casa
Jonas Brothers, infatti, c'è scompiglio: a quarantotto ore dall'inizio della branca americana della loro tournée, la band ha cancellato la stringa di date - diciannove, in tutto - promettendo non una riprogrammazione delle stesse ma, direttamente, il rimborso dei biglietti. "C'è una profonda spaccatura nel gruppo", ha spiegato l'addetto alle pubbliche relazioni del trio, Jesse Derris, a People: "C'è grande disaccordo circa la direzione musicale da intraprendere".
Sono prodromi di uno scioglimento, quelli ai quali stiamo assistendo? Derris non si sbilancia: "Il futuro del gruppo? E' ancora tutto da vedere".
Con 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo, i Jonas Brothers hanno rappresentato negli ultimi anni una delle teen band più fruttuose - discograficamente parlando - sul panorama internazionale: negli ultimi tempi, Nick e Joe hanno pubblicato i rispettivi album solisti, dedicandosi anche alla carriera attoriale, mentre Kevin, con la moglie Danielle, ha scelto la strada televisiva ideando il reality show "Married to Jonas".