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Liam Gallagher: 'Le ferite stanno guarendo, gli Oasis potrebbero tornare'
E' un Liam Gallagher senza freni, quello intervistato da John Dingwall del "Daily Record" in vista del concerto dei Beady Eye all'ABC di Glasgow.
(Tratto da: rockol.it)
(21 giu 2013)

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E' un Liam Gallagher senza freni, quello intervistato da John Dingwall del "Daily Record" in vista del concerto dei Beady Eye all'ABC di Glasgow. L'intera intervista, molto curiosamente, è composta da soli virgolettati, come se le frasi di Liam fossero state dette una alla
volta. Come tra un sorso e l'altro, ma naturalmente è solo una ipotesi. L'ex cantante degli Oasis va veramente a ruota libera, salta di palo in frasca, butta lì, dice tanto e dice poco. Come sempre, insomma. Questa una selezione da quanto riportato dal tabloid scozzese.

"Quello che gli Stone Roses dissero sul non riformarsi mai è quello che uno dice quando le ferite sono ancora aperte. E' quello che Noel ha detto e quello che io ho detto sugli Oasis. Sono le cose che si dicono quando si è incazzati con qualcuno. Ma si può anche cambiare idea".

"Non ci sto più così male. Sono sì incazzato, ma mi sta passando, quindi potrebbe succedere di tutto".

"Sì, potremmo tornare insieme, anche se col ragazzo è dal 2009 che non ci parlo e quindi ci vorrà del tempo".

"Al di fuori di una band, lui è fighissimo. Il problema è che, come fratelli nello stesso gruppo, non andiamo d'accordo. Lui è circondato da
idioti, io no. Rimarrà ad abitare a Idiotopoli, a meno che non si disfi di un po' di buffoni. Ma passerà".












Da notare che lo scorso 5 giugno, sentito dall'NME, Liam aveva invece affernato che a lui non sarebbe dispiaciuto riunire gli Oasis, ma solo per il ventennale di "Definitely maybe": "Se lo facessimo, sarebbe bello suonare di nuovo insieme per i venti anni del nostro primo disco. Io ci starei. Ma dopo tornerei ai miei Beady Eye e Noel alle sue cose. Potremmo sotterrare l'ascia di guerra per un breve periodo", aveva detto il più giovane dei due fratelli Gallagher.


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 21 giu 2013)