Morto George Jones, monumento del country Come titola giustamente Billboard, George Jones, morto a Nashville all'età di 81 anni, era un'icona della musica country americana la cui influenza si estende ben al di là di quel genere musicale. (Tratto da: rockol.it) (26 apr 2013)
Come titola giustamente Billboard, George Jones - morto oggi a Nashville, all'età di 81 anni - era un'icona della musica country americana la cui influenza si estende ben al di là di quel genere musicale. Era nato a Saratoga, Texas, il 12 settembre del 1931 e aveva iniziato la carriera musicale nel 1953, dopo essersi sposato una prima volta e avere prestato servizio militare in California nel corpo dei Marines. Il primo hit in classifica fu "Why baby why", brano di cui Jones era coautore e che entrò nelle chart anche nell'interpretazione di Webb Pierce e Red Sovine. A quel primo singolo di successo ne seguirono - ricorda ancora Billboard - ben 167: "White lightning", nel 1959, fu il primo numero uno, seguito nel 1962 dal suo debutto su United Artists, "She thinks I still care" (poi ripresa anche da Elvis Presley), mentre l'anno successivo "We must have been out of our minds" fu la prima di sei incisioni in coppia con Melba Montgomery; del 1965 è invece "Good year for the roses", ripresa da Elvis Costello nell'album "Almost blue" (1981) prodotto a Nashville da Billy Sherrill, a lungo braccio destro proprio di Jones. Nel 1969 il cantante aveva sposato Tammy Wynette ("Stand by your man"), che restò sua moglie fino al 1975 continuando a registrare con lui anche dopo il divorzio ("Golden ring"). Sofferente per la fine di quel rapporto, Jones vide peggiorare i suoi problemi di alcolismo e iniziò a cercare conforto anche nelle droghe: ciò nonostante, agli inizi degli anni '80 (e sempre con Sherrill al banco di regia) ottenne con "He stopped loving her today" uno dei maggiori successi di tutta la carriera.
Gli hit proseguirono fino alla fine del decennio (l'ultimo Top 5, "I'm a one woman man", risale al 1989), mentre nei '90, oltre a conseguire un piazzamento in Top Ten in coppia con Randy Travis ("A few ole country boys"), Jones tornò a collaborare con la Wynette per l'album "One" e un successivo tour ben accolto dal pubblico. Un secondo Grammy, dopo quello ottenuto con "He stopped loving her today", arrivò nel 1999 con "Choices", mentre del nuovo millennio sono da ricordare le collaborazioni con artisti come Garth Brooks e Charlie Daniels.
Amante del palcoscenico, Jones avrebbe dovuto tenere un ultimo concerto a Nashville nel mese di novembre, nell'ambito di un tour programmato per dare l'addio alle scene. La morte lo ha colto invece al Vanderbilt University Medical Center della città del Tennessee, dove era stato ricoverato il 18 aprile con febbre alta e pressione sanguigna irregolare. Gli sopravvivono la moglie Nancy, al suo fianco da trent'anni, i figli e la sorella Helen.
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 26 apr 2013)