Soft Machine, addio a Kevin Ayers
Kevin Ayers, uno dei fondatori dei Soft Machine, è morto all'età di 68 anni.
(Tratto da: rockol.it)
(20 feb 2013)
Kevin Ayers, uno dei fondatori dei
Soft Machine, è morto all'età di 68 anni. Ne dà notizia Mojo, che tuttavia non specifica dove il cantante, bassista e chitarrista abbia passato le sue ultime ore e le ragioni del decesso. Stando ad aggiornamenti trapelati negli ultimi minuti, l'artista sarebbe morto nel sonno in una località imprecisata della Francia lo scorso 18 febbraio.
Nato a Herne Bay, nel Kent, nel 1944, Ayers fu una delle colonne della scena di Canterbury, segnalandosi tra le figure di spicco della prima ondata psichedelica inglese grazie ai Soft Machine, formati insieme a
Robert Wyatt, Mike Ratledge and Daevid Allen.
In forze come bassista e cantante del gruppo fino al 1968 - quando in formazione, della prima incarnazione della band, rimasero solo (oltre a lui) Mike Ratledge e Robert Wyatt - l'artista debuttò come solista un anno dopo con l'abum "Joy of a toy", alle session del quale presero parte, oltre allo stesso Wyatt, anche Mike Ratledge e Hugh Hopper. A nemmeno un mese dalla pubblicazione del disco Ayers spedì sul mercato il singolo "Singing a song in the morning", realizzato con il contributo di
Syd Barrett (all'epoca già uscito dai Pink Floyd) alla chitarra.
Seguirono gli album "Shooting at the Moon" (con un giovane
Mike Oldfield a basso e chitarra), nel 1970, "Whatevershebringswesing", nel 1971, considerato una delle sue prove più alte, e "Bananamour", nel 1973. Dopo aver contribuito alla realizzazione del progetto
spoken word di June Campbell Cramer "Lady June's linguistic leprosy" insieme a
Brian Eno, nel 1974 Ayers tornò all'attenzione del pubblico grazie all'album "The confessions of Dr. Dream and other stories", promosso per mezzo di uno storico concerto al Rainbow di Londra al quale presero parte anche John Cale, Nico (di fatto quasi metà dei primi
Velvet Underground), Brian Eno e Mike Oldfield.
Dopo la pubblicazione di "Still life with guitar", nel 1992, l'artista scelse di allontanarsi dal panorama discografico ritirandosi nel sud della Francia: per assistere al suo ritorno fu necessario attendere il 2007, quando - grazie ad una lussuosissima pattuglia di collaboratori formata tra gli altri da elementi di Ladybug Transistor,
Teenage Fanclub, Neutral Milk Hotel, Gorky's Zygotic Mynci e Roxy Music - venne fissata su nastro la sua ultima prova sulla lunga distanza, "The unfairground".
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 20 feb 2013)