Sfumano definitivamente le speranze di rivedere i Rolling Stones in azione dal vivo nel 2012, anno che segna il cinquantesimo anniversario di attività della leggendaria rock band inglese: questo, almeno, si evince dalle dichiarazioni rilasciate - nel corso di due interviste rilasciate in separata sede ai cronisti dell'edizione americana di Rolling Stone - da Mick Jagger e Keith Richards. "In pratica, non siamo ancora pronti", ha fatto sapere il chitarrista, rilanciando il 2013 come nuovo obbiettivo per la serie di eventi live: "Senza dubbio fissare la scadenza per il prossimo anno rende il tutto molto più realistico". Fonti vicine al gruppo avevano parlato di un rinvio dovuto alle non perfette condizioni di salute dello stesso Richards, che gli avrebbero reso impossibile sostenere un tour mondiale: i rumor sono stati confermati da top manager delle maggiori agenzie di concerti, che hanno specificato come - invece che ad un itinerario esteso, almeno dal punto di vista geografico - la band di "Angie" stia pensando ad un selezionata serie di residency in venue di spicco, sulla falsariga di quelle tenuta da Prince alla 02 Arena di Londra. Al tal fine, il management del gruppo avrebbe già contattato alcuni promoter di altissimo profilo, come - tra gli altri - AEG, Live Nation e il loro storico promoter Michael Cohl, che ha confermato le indiscrezioni: "Sì, effettivamente ci stiamo attivando in questa direzione".
Nonostante la defezione dal vivo, gli Stones nel 2012 non rimarranno del tutto inattivi: Jagger e soci hanno già prenotato uno studio per cimentarsi in alcune session entro la fine dell'anno che potrebbero affiorare sul mercato sotto forma di nuova pubblicazione. "L'idea è quella di trovarsi coi ragazzi in studio e vedere cosa succede", ha confermato Richards: "Ho un sacco di idee, ma fino ad oggi nessuna di queste è finita su nastro".
Il gruppo si ritrovò in studio già lo scorso dicembre per la prima volta dopo la conclusione del tour di "A bigger bang" del 2007: per l'occasione, in sala si presentò anche Bill Wyman - uscito dagli Stones nel '92 -, per una serie di jam "molto riuscite", come affermò lo stesso Jagger. "Abbiamo suonato un po' di blues e un po' di outtake da 'Some girls', e ci è piaciuto molto", ha sostenuto il cantante, al quale ha fatto eco Richards: "E' stato un autentico ritorno al passato: abbiamo jammato molto. Ed è stata una vera gioia, specialmente quanto - dopo qualche giorno - Mick è entrato a regime". In ogni caso, sono in molti ad ipotizzare, da parte degli Stones, l'intenzione di riaccogliere Wyman in seno alla formazione. Specie dopo le recentissime dichiarazioni di Richards: "Siamo tornati in contatto con lui: è stata una cosa magnifica, perché abbiamo passato anni senza parlarci. Se nel 2013 tornerà con noi sul palco? Credo che a lui l'idea piaccia. Sì, ne abbiamo anche già parlato. Non appena avremo novità al proposito, vi faremo sapere". In ogni caso l'obbiettivo del 2013 pare quanto mai concreto: "Per la verità noi consideriamo il prossimo anno quello del cinquantesimo anniversario, perché Charlie (Watts, il batterista, ndr) è con noi dal gennaio del '63. Il 2012 l'abbiamo inteso come periodo di concezione, ma la verà rinascità sarà l'anno prossimo".
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 14 mar 2012)