Più o meno come previsto. Più o meno come si era nasato nell'aria a metà dello scorso dicembre, quando, dopo voci e smentite -sempre segno che qualcosa bolle in pentola- Shaun Ryder, personalità originalissima, spirito libero e guascone, personaggio senza peli sulla lingua e franco come pochi, sentito dall'emittente radiofonica Xfm sulla possibile reunion dei suoi Happy Mondays aveva detto: "Beh, come ci si può immaginare c'è un sacco di interesse su questa cosa. La sto prendendo in considerazione io, e la sta prendendo in considerazione il mio manager Warren. Con alcuni dei ragazzi ho parlato, anche se per ora non voglio dire esattamente con chi di loro, e c'è chi ha voglia di fare la cosa. Adesso vediamo quando arrivano le offerte, le prenderemo in considerazione, parleremo con gli altri del gruppo e vediamo un po' come butta". Le offerte evidentemente sono arrivate, visto che la formazione torna insieme con la line-up originale e pure con la ex corista Rowetta. Per ora si tratta di un annuncio secco. Le precisazioni, probabilmente, più avanti. Per ora il solo particolare aggiuntivo è che la band compirà un tour britannico nel corso della prossima estate, tour al quale si aggiungeranno apparizioni a vari festival. Gli Happy Mondays si sono separati in un primo momento nel 1993, per poi riunirsi per poco più di un anno tra il 1999 e il 2000: in occasione del secondo scioglimento il co-fondatore Paul Ryder (nonché fratello di Shaun) assicurò di non voler più prendere parte ad eventuali ritorni in attività del gruppo. Non a caso nel 2004, anno nel quale il frontman, con il ballerino Mark "Bez" Berry e il batterista Gary Whelan, decise di riprendere i lavori per la terza volta con la formazione, all'appello il fratello Paul non rispose, così come non raccolsero l'invito il chitarrista Mark Day e il tastierista Paul Davis.
I Mondays facevano parte della cosiddetta scena Madchester, scaturita da Manchester tra fine anni Ottanta ed inizio Novanta in un turbinio di rock, dance e psichedelia.
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 18 gen 2012)