Con le ultime aggiunte al cast svelate oggi (
Garbage l'11 luglio, il progetto
G3 con Joe Satriani, Steve Vai e Steve Morse il 22 luglio,
Mika a chiudere il programma il 24 luglio), il festival
"Dieci giorni suonati" al Castello Sforzesco di Vigevano ha completato il suo cartellone. Confermando, dopo le già annunciate presenze di
Lynyrd Skynyrd (13 giugno), Incubus (26 giugno), Wolfmother (10 luglio), Lenny Kravitz (19 luglio) e James Morrison (23 luglio), un taglio mediamente più mainstream e "popolare" rispetto alle due precedenti edizioni. "Non è stata una scelta", spiega il direttore generale di Barley Arts Claudio Trotta. "Come sempre, abbiamo fatto offerte e sondato la disponibilità di molti artisti (i
Deep Purple, inizialmente previsti nel cast, hanno successivamente annullato ogni impegno live durante l'estate, ndr) . Anche se in questi casi sono sempre contento a metà, quel che ne è risultato mi piace molto e soddisfa il mio desiderio di costruire una proposta ricca e varia, offrendo quando possibile concerti in esclusiva per l'Italia" (tre, in questa edizione: Lynyrd Skynyrd, G3 e Mika). La linea editoriale è sempre la stessa: proporre musica di qualità, vera, appassionata e che trascenda le mode, scegliendo nell'ambito di ciò che riteniamo possa avere un riscontro di pubblico sufficiente a giustificare l'investimento. Oggettivamente il cast va più in direzione del pubblico giovane, rispetto alle due edizioni precedenti, ma anche questo non è un male. Mika, ad esempio, mi sembra perfetto per questo festival: è molto teatrale nelle sue esibizioni e credo che al Castello si troverà molto a suo agio".
Hanno influito questioni di budget, nelle scelte artistiche? "No, come sempre ci basiamo esclusivamente sulle nostre forze a parte l'intervento di qualche sponsor tecnico e un piccolo sostegno economico da parte del Comune di Vigevano, che ci concede lo spazio a titolo gratuito e contribuisce alla copertura di alcune spese di servizio. A Regione e Provincia non abbiamo chiesto nulla, il festival si regge sulla partecipazione del pubblico e sui suoi consumi negli stand enogastronomici allestiti nell'area del Castello".
A proposito: come sono andate le due edizioni precedenti? "Abbiamo registrato complessivamente circa 40 mila presenze. Quest'anno, con questi otto concerti, speriamo di fare almeno 3-4 mila persone a spettacolo. Il bilancio è positivo: sono soddisfatto di un format che ritengo abbastanza inedito nel suo tentativo di far partecipare il pubblico a un'esperienza complessiva. Non ci sono solo i concerti, c'è una location di grande bellezza, un'enogastronomia a filiera corta e di grande qualità, l'impegno a garantire un impatto ambientale ridotto. Questo è l'intento, che ci si riesca o no lo lascio giudicare agli altri". L'anno scorso ha provocato malumore la brevità dei concerti di
Black Crowes e
John Mellencamp..."Ma come ho spiegato allora si è trattato sempre e comunque di scelte degli artisti: sono loro a salire sul palco e a decidere cosa fare. D'altra parte, ritengo che la musica non vada giudicata con l'orologio in mano ma valutata per la sua qualità e intensità. E questa non è mai mancata".
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 16 mar 2012)
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