Gli Evanescence sono tornati. A cinque anni da "The open door", Amy Lee e compagni sono di nuovo sulle scene, non a caso con un disco che porta proprio il loro nome. E che da oggi (11 ottobre) è disponibile in tutti i negozi. Ad anticipare il lavoro ci ha pensato il singolo "What you want", un'energica cavalcata dark-rock. Registrato a Nashville,"Evanescence" vede il ritorno del chitarrista Troy McLawhorn e segna l'inizio di un nuovo capitolo della carriera del quintetto di Little Rock, Arkansas.
"Ci sono due ragioni perché abbiamo scelto un album con il nostro nome. Avevo un sacco di idee, lo prometto, non è stato un ripiego. Ma più ci lavoravamo più è diventato un lavoro di gruppo. Questa in realtà è la prima volta che nella band tutti sono coinvolti dal punto di vista creativo" ci ha raccontato Amy Lee, passata da Milano per incontrare la stampa. Con lei abbiamo realizzato una videointervista, per farci raccontare come sono nate le nuove canzoni, scoprendo quale influenza abbia avuto Bjork, sì proprio lei, nella scrittura del nuovo disco. Abbiamo anche cercato di capire come sta andando con l'attuale formazione della band, che si sta scaldando in vista del tour.
Cosa ci faceva un gruppo come gli Evanescence a Nashville, città famosa per essere la patria del country? "In realtà è stata una grande esperienza, io sono del sud e mi sono sentita molto a casa lì. Nicholas, il nostro produttore, lì ha un bellissimo studio chiamato Blackbird e ci ha chiesto di raggiungerlo. Eravamo a registrare in quel luogo, senza le pressioni di New York e L.A., quindi è stato molto meglio così", ci ha confessato Amy Lee a margine dell'intervista.