Prima sì, poi no, poi forse con distinguo, adesso sì con riserve. I ripensamenti di Liam Gallagher. Maggio 2011: "Sarò sempre Oasis, è una cosa che è nelle mie vene. Non sfuggirò mai a questa cosa, è solo che non la faccio più. Non ho motivi per scappare, perché ne sono molto orgoglioso". Agosto: "La gente parla di rivedere gli Oasis insieme, ma perché dovrei cantare quelle canzoni se il 70% della gente pensa che io sia una merda?". Ottobre: "Nel 2015, se riusciamo a scrollarci di dosso tutti i ca*zi che abbiamo avuto, possiamo andare in tour e suonare integralmente '(What's the story) Morning glory' per il ventesimo anniversario del disco. A me andrebbe, ma occorre che ci sia rispetto da entrambe le parti". Ora, sentito dal quotidiano londinese "The Independent", il frontman dei Beady Eye, intervistato al bar dell'albergo di Robert De Niro a Manhattan, ha detto: "Sono sicuro che torneremo insieme. Noel deve fare questa sua cosa solista. Deve farla, così capirà che, senza suo fratello, lui non è che sia poi questo granché. Poi nel 2015 ci sarebbe il tour per l'anniversario di Morning Glory. E' stato lui a
tirare fuori questa idea, adesso dice che non ne ha voglia, ma io sì. Se è la gente a volerlo, la gente lo avrà. (..) Ho sempre avuto in mente di fare la (linea di moda) Pretty Green e tutto il resto, ma probabilmente sono rimasto sotto l'influenza di Noel un po' troppo tempo. Ho sempre voluto fare un po' di più che solo cantare le canzoni degli altri. Se torniamo insieme, sarà bello perché ci sono tanti bei ricordi. Ma per me non è più la sola strada aperta sulla quale posso contare".
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 04 nov 2011)