Patti Smith, nel corso della sua ormai lunga attività, ha influenzato vari artisti tra i quali Michael Stipe, U2 e Sonic Youth; ma anche lei, a
sua volta, è stata influenzata. Tra le sue principali fonti di riferimento ha sempre avuto un posto di rilievo il grande poeta francese Arthur
Rimbaud (Charleville-Mézières, 20 ottobre 1854 – Marsiglia, 10 novembre 1891), morto a soli 37 anni dopo aver composto solamente fino all'età di 21 anni. L'autore di "Una stagione all'inferno" (Une saison en enfer) è stato omaggiato e ricordato dall'ex sacerdotessa del rock a Charleville. Del genio simbolista Patti ha detto: "Il suo spirito è ovunque, è il cuore della gioventù ed è anche il cuore della curiosità e dell'entusiasmo. La sua poesia è con noi. E' anche l'anniversario del mio album 'Horses' che ho scritto pensando ad Arthur".
Poco prima, nella chiesa in cui Rimbaud si recava da bambino, la Smith aveva detto che la sua morte rappresentò la celebrazione della sua liberazione dalla sofferenza. L'artista ha anche visitato la mostra dedicata alla memoria del poeta a Charleville. La cantante di "Because the night" ha anche presenziato all'inaugurazione della sala d'attesa della stazione Saint-Charles a Marsiglia, ribattezzata nel nome del poeta, e ha annunciato che finanzierà il restauro del museo, che dovrebbe essere interamente rinnovato entro il 2013.
Il Musée Rimbaud (Rimbaud museum) è alloggiato presso un vecchio mulino (Le Vieux Moulin) nella parte settentrionale della cittadina delle Ardenne. Due mesi e mezzo fa l'artista aveva ritirato il Polar Music Prize, assegnatole dalla Royal Swedish Academy of Music e conferitole a Stoccolma da parte di Carlo XVI Gustavo Bernadotte, re di Svezia.
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 11 nov 2011)